Rosso napoletano. Dal caos alla forma del colore
La visione del colore del sole, i raggi, la luminescenza – che irradiano brillantezza verso l’esterno – sono un segno avvolgente che riscalda e dona allegria, come il “profondo sociale napoletano”: «…portami il girasole impazzito di luce», scriveva Eugenio Montale in Ossi di seppia. Il colore, come pratica della cromia, mette in contatto con il mondo, qualsiasi mondo e anche quello dell’ipovisione e della cecità. Ma perché la cromia e (ancora) la pittura? Forse perché è il colore della pittura che gli ipovedenti riescono a scorgere. Perché è il colore che, in contrasto con il nero, li aiuta a orientarsi per strada, nei locali, in casa e fors’anche nei Musei. I viaggi che Carlo Fontana organizza (intendo testualmente) sono cammini inclusivi dove non ci sono guide che accompagnano segni con disabilità visiva. Chi
vede la goccia di colore di Carlo diventa gli occhi di chi non vede, aiuta chi ravvisa nella
riscoperta degli altri sensi. Perché se la vista è un grande dono, è anche un senso che domina su tutti gli altri e che nasconde la percezione dei rumori, dei profumi, della sensazione tattile delle cose che ci circondano. Una forza misteriosa, positiva, trainante,
collaborativa ha fatto sì che tutti i sensi, impiegati durante le etno-performance da «Ambulante», fossero condivisi tra i partecipanti della visionarietà di Carlo. Una prima testimonianza di questo percorso politico e poetico è la performance “Fate l’amore non la guerra” (Caserma di Bolzano, 1974). E di questo slogan, dispiegato su un piano assolutamente politico, il rifiuto della guerra resterà l’elemento fondamentale di unificazione dell’arte e dell’amore, mentre il contraltare di tale questione sarà l’emergenza dell’insopprimibile domanda di un rifiuto, non più procrastinabile del conflitto terminale che il capitalismo ha saputo produrre nella propria ansia di accumulazione. La performance diviene testimonianza di umanità contro l’apocalisse, mentre la guerra emerge come un qualcosa di caotico e incomprensibilmente violento.
(…)
-Gabriele Perretta
(estratto dal testo pubblicato in catalogo “Carlo Fontana”, Juliet Editrice, 2023)
Bibliografia
AA.VV. “Area di Base, Carucci Editore, Napoli, 1975
Enrico Crispolti “Napoli Situazione 75”, Carucci Editore, Napoli, 1975
Enrico Crispolti “Ambiente come sociale”, catalogo Biennale di Venezia, 1976
Enrico Crispolti “Arti visive e partecipazione sociale”, De Donato, Bari, 1977
Enrico Crispolti “Il secondo dopoguerra”, La voce della Campania n. 13, 1978
Andrea Cogoi “Fontana”, Juliet n. 23, 1986
Luigi Meneghelli “14° Biennale del bronzetto”, Comune di Padova, 1986
Ernesto Jannini “Carlo Fontana”, Juliet n. 32, 1987
G.Di Pietrantonio / E. Girone “Da a Da”, catalogo, Edizioni Grafis,1987
A.Antolini “Tra Dada e il mito”, Il Giornale, 2/8/1987
Andrea Cogoi, presentazione alla Juliet’s Room, febbraio 1988
Laura Safred “Creature di legno”, Il Piccolo, 8/3/1988
Aldo Castelpietra “Fantastici guerrieri”, Il Piccolo, 8/6/1988
Lello Voce “Menestrum dei cadrai”, foglio di Petin Petée, dic. 1992
Boris Brollo/Aldemar Schiffkorn “Arie italiane”, catalogo, Edition Grenzgänger, marzo 1993
T.Velics de Laszofalva “Parco dei Supereroi”, Trieste Oggi, 31/5/1995
Roberto Vidali, catalog “Nebbia”, Juliet/Parco, giugno 1995
Lello Voce “Fontana”, Juliet n. 83, 1997
Domenico De Stefano “Enigmi colorati”, Messaggero Veneto, 6/1/1998
Silvio Merlino, scheda di presentazione alla Galleria Prisma, aprile 1998
Roberto Vidali “Fontana”, Juliet n. 88, 1998
Roberto Vidali catalogo Artantide n 3, 1999
Roberto Vidali “Carlo Fontana”, catalogo, Juliet Editrice, marzo 1999
AA.VV. “Arte contemporanea italiana”, catalogo n. 34, De Agostini, 2000
AA.VV. “Arte moderna n. 36”, Giorgio Mondadori, 2000
Maria Luisa Trevisan “Anatomie del paesaggio”, Concerto d’arte contemporanea, 2000
Roberto Vidali “L’antidoto alla frenesia della vita”, Ntwk n 42, agosto 2001
Riccardo Notte “Il paesaggio post-contemporaneo” e copertina, Ideazione, n. 3, maggio 2001
AA.VV. “Carlo Fontana”, catalogo, Artantide.com, agosto 2004
Domenico De Stefano “L’illusionismo”, manifesto/catalogo, Galleria Minimal, marzo 2005
Roberto Vidali “Il colore non minimale”, Ntwk n. 84, marzo 2005
Marianna Accerboni “Opere esposte alla galleria Minimal”, Il Piccolo, 18/3/2005
G.B.Giano “Natura Pittura”, catalogo, Artantide.com, Ed. Ebland, 2006
Roberto Vidali “Il colore non minimale”, Zeno, n. 108, novembre 2007
A.Rubbini / R.Vidali “Rosso cadmio chiaro”, catalogo, Di Matteo, 2008
Roberto Vidali “Dalla luce al colore” e copertina, Zeno, n. 144, settembre 2009
Roberto Vidali “L’allegria del colore”, Ntwk, n. 139, ottobre 2009
Laura Strano “La pittura di Carlo Fontana”, Il Piccolo, 19/10/2009
Carlo Bisiani “Un inno gioioso alla vita”, Vita Nuova, 22/10/2009
Sara Giroldo “Intermediario tra uomini e natura”, Il Piccolo, 23/10/2009
Ilaria Bignotti “Grandi foglie blu”, Arte contemporanea, nov/dic 2009
Giacomino Pixi “Ciapà pel cupin”, Ntwk n. 145, aprile 2010
AA.VV. “Carlo Fontana”, catalogo, Juliet Editrice, dicembre 2010
Copertina Juliet, n 157, aprile 2012
Roberto Vidali “Cromatismi e geometrie”, presentazione Galleria Tribbio, 2013
Giulia Bortoluzzi “Occhio mediterraneo fanciullo”, Juliet n. 165, dicembre 2013
AA.VV. “Carlo Fontana”, dépliant, Museo Archeologico Nazionale di Aquilieia, 2015
Emilia Marasco “Incroci eterogenei”, Juliet Editrice, Trieste, 2015
Robert Inhof “Carlo Fontana”, catalogo, Juliet Editrice, maggio 2018
Nataša Gider “Žive barve in manj prijetne teme”, Vestnik, 5 luglio 2018
Giada Caliendo “I mondi immaginari di Fontana e Purgaj”, Il Piccolo, 13/8/2018
Boris Brollo “Pittura a Nordest, Villa Farsetti”, Artestruttura, 2019
Boris Brollo “Art Napoli”, Editoriale Giorgio Mondadori, 2019
B.Brollo - G.Siano “Mutations”, Editoriale Giorgio Mondadori, 2019
Boris Brollo “Arte Espoo Finlandia”, ItaliArts, 2019
Pasquale Fameli “Carlo Fontana”, catalogo, Juliet Editrice, aprile 2020
Liletta Fornasari “L’arte giocosa”, La Nazione, 30/10/2020
Fabio Fabris https://olimpiainscena.it/2020/10/31/arte-doppia-personale-a-portogruaro/
Boris Brollo “Dante tra luci e ombre”, Editoriale Giorgio Mondadori, 2021