Lorenzo Lo Vermi è nato a Canicattì (AG) nel 1960 e risiede a Venaria dal 1990. La passione per la pittura è arrivata in età matura, si iscrive nel 1999 al corso serale del “Primo Liceo Artistico” di Torino e consegue la maturità artistica nel 2003.
Il talento pittorico di Lorenzo si mostra sin dalla giovinezza, con i primi schizzi sui diari del liceo e i disegni di paesaggi rurali siciliani, la campagna con le sue rovine. Solo in età adulta, genitore di tre figli e lavoratore, ha canalizzato il suo dipingere nella natura morta. Agli occhi di chi non lo conosce le sue opere sono sfarzo di perfezionismo, di tecnica, di studio minuzioso della tavolozza dei colori. Quello che non sa, però, è che dietro a ciliegie traboccanti, copiosi grappoli d'uva, ciotole colme di caramelle, la sua anima è ancora rivolta al desiderio infantile.
Lorenzo Lo Vermi, cresce nella Canicattì degli anni '60, dove la maggior parte dei suoi abitanti o coltiva la propria terra o quella di altri concittadini, spesso vivendo di stenti. Ossevando con segreto desiderio le ricche vetrine delle pasticcerie, i carri pesanti dei raccolti delle campagne, le strabordanti dispense dei più benestanti, sogna il riscatto sociale e ambisce all'abbondanza.
Così i colori ad olio si uniscono al desiderio, le coppe sono cariche di ciliegie, le caramelle cadono dal recipiente come a volere entrare nelle sue tasche, la natura sfavilla tra scorci di cielo azzurro, i fiori espodono di luce. Sembra di essere in Sicilia, pare che tutto voglia essere preso, afferrato. La grandezza delle tele simula il possesso dell'oggetto dipinto e l'anima ne gode la proprietà.
Guardare i suoi quadri provoca un sensio di pienezza e sazietà, si riesce a cogliere quel senso di abbondanza a cui da piccolo aspirava e che, in pieno accordo con lo spirito di ospitalità della gente de Sud, viene condiviso con gli amici, con la famiglia, con l'ospite.
Entrare in una stanza piena delle opere dell'artista è come entrare a casa e vedere una coloratissima tavola imbandita di cibarie, ornata di fiori, immersi nella natura, sotto il cielo azzurro, invitati a sedersi e a godersi la bellezza e l'abbondanza della vita.