MARCO CREATINI stravolge il sogno per mezzo della struttura formale che gli consente di realisticizzarla Restituedocela rinnovata….MARCO CREATINI poetico sciamano dei viaggi extradimensionali verso Il Neo-Creativismo della classicita’ attuale.
ANDREA DOMENICO TARICCO (Critico )
La sua buona pittura e’ frutto di un impegno tenace,rigoroso e sensibile,affronta temi onirici, visioni romantiche costruite su solide basi disegnative e luminose stesure di colore.Conscio del “KAOS” attuale dell’arte egli va dritto,refrattario a facili soluzioni modernistiche,verso il suo ideale di bellezza.
ANTONIO NUNZIANTE (Pittore)
E’ la voce del silenzio,come recita un titolo di una sua opera, che avvolge le atmosfere Romantiche dei dipinti di CREATINI,artista raffinato,sensibile, rigoroso nella tecnica e classico negli esiti di armonia,equilibrio, ordine compositivo.Il suo e’ un ideale di bellezza che si nutre di sogno e immaginazione ,pervaso da un sentimento illuministico e settecentesco, alla Piranesi,in cui storia e mito si fondono per narrare una quotidianeta’ eterna.
GUIDO FOLCO (ITALIA ARTE)
Gli universi di MARCO CREATINI sono sempre complementari,in una visione parallela e Intimista:il mondo della ragione e il mondo del sogno,quello della realta’e quella del mito si compenetrano in fluide dialettiche tonali,in spazi mentali che racchiudono l’essenza dell’uomo,gli afflati spirituali e la sete dell’anima,ma anche il suo desiderio di scoperta, la sua sete di conoscenza,prima di tutto interiori,ma anche dell’Altro,del nuovo mondo che ogni giorno ancora ci affascina e ci circonda. La luce e’ elemento fondante di questa metafora dell’esistenza,perche’ squarcia ognivelo dell’ignoto per attingere all’UOMO,ai retaggi di una cultura millenaria che si fa arte, pensiero,icona,attraverso immagini simbolo che diventano i punti cardinali di composizioni sempre allusive all’eterna interpretazione del mondo.Su tutto,dominano cieli stellati,albe di speranza in un rigoroso e metafisico silenzio,sospeso tra illusione e verita’.
GUIDO FOLCO (ITALIA ARTE)
MARCO CREATINI,metafisica,inconscio,superamento del limite,sogno,eternita’…fuggevole eternita’,ingannevole,mutevole,avvolgente e scoprente. Con evidenti richiami al “ classico” l’autore cerca di afferrare l’allucinazione per raggiungere spazi in cui fermarsi a contemplazione del Tutto.
MAURO GIOVANNELLI (Critico)
MARCO CREATINI lo paragonerei ad un Joseph Pennel attuale,viaggiatore,americano di Philadelphia che ha disegnato Firenze e la Toscana agli inizi del XX secolo dove conobbe i pittori macchiaioli,frequentatori del Caffe’ Michelangiolo,partecipando alle loro discussioni. Gira,viaggia per lo piu’con la fantasia:dalla recente biografia leggo pero’ la concretezza di un ottimo elenco espositivo:Parma,Milano,Torino,Innsbruck…,come la frequentazione passata dello studio di Antonio Nunziante ,a Giaveno,e l’elencazione di esperti del settore che ho conosciuto,tipo Guido Folco,o, di sfuggita,lo stesso Nunziante. Nunziante lo dice “…tenace,rigoroso e sensibile”;Folco ne evidenzia,opportunamente,”…un ideale di bellezza che si nutre di sogno e immaginazione…”.“Incontro Eterno”,La casa della luna”,”Verso L’infinito”…,contengono i giusti elementi di un incontro/scontro tra pensiero e realta’,comunicazione e viaggio nel tempo,grazie ad una solidissima struttura basata su un insieme che idealizza la realta’portandola su un piano storico. Ecco che l’elmo greco o il paesaggio settecentesco,il mare guardato da un dio…si assemblano in fantasticare piacevolissimo,tecnicamente assai produttivo,che evolve il soliloquio portandolo,passo dopo passo,nella solida realta’delle forme piu’ aperte,per cui ecco la sosta dei simboli piu’ cari,la luna correlata al sole,segno di principio femminile e di rinnovo,e non manca il mondo (la Terra),la vita interiore proiettata nello spazio ,e c’e’ il cielo con intensi fluidi giochi luminosi. La sua attenzione e’ sorretta dall’inesausto desiderio di colloquiare,di parlare e conseguetemente di dipingere,cercando di diradare le nebbie del nostro contemporaneo portando il fruitore nell’universo del sogno,in uno stato antecedente,piu’ puro,piu’ pulito,aggiungendo toni un poco metafisici. Sono opere da chiamare “viaggi nel tempo” che svelano,in definitiva,forme suadenti di un periodo e di una certa epoca,per il comune piacere.
Lodovico Gierut (Critico )
MARCO CREATINI e’ un neocreativista per il fatto che sintetizza le esperienze tecniche della tradizione spingendole in avanti per mezzo d’un visibilismo concretivista atto all’ideazione pittorica di nuovi mondi possibili in cui nuovi miti o nuove possibilita’ di pensiero prendono finalmente vita. E’ figlio della tradizione otto-novecentesca senza pero’ cadere nella ragnatela dei passatismi novecentisti perche’ proietta la propia affezione formale ad un linguaggio piu’ ampio che predilige la metafisicizzazione onirica delle idee in formulazione progressive atte alla costituzione di nuovi miti attraverso nuove visualita’.Queste le ragioni essenziali che mi hanno indotto al mito di ORFEO. MARCO CREATINI, come ORFEO,diviene il cantore di mondi lontani,lo sciamano incantatore dello sguardo.Nella sua visione neocreativista l’opera,ovvero il documento dell’Anima,diviene lo strumento per congelare le idee della materia e trasmetterle ai posteri.Nell’opera,infatti convive l’aspetto apollineo-divino con quello titanico-umano ed e’ per l’opera ed in quell’opera che hanno sede l’anima e l’eternita’.Citando solo alcune delle sue opere ci rendiamo conto delle qualita’ tecniche attuate mediante uno stile consapevolmente maturo e pronto per dialogare con il pubblico.STELLA DEL DESTINO e’ un olio su tela che immortala un condottiero d’altri tempi che giganteggia sul globo del mondo ma viene inghiottito dalla vastita’del paesaggio realistico.Il contrasto tra realta’ e sogno proiettano le propie matrici verso la metafisica di un linguaggio nuovo data la sapienza con cui le rovine piranesiane del passato decantano la poetica romantica di un futuro incombente,di cui la stella nel firmamento ne e’ la prova tangibile.Un altro olio dal titolo OSSERVATORE ,continua su questa scia ideale incarnata dall’eroe supero mistico che esce dal ventre della montagna,proiettando la sua gloria verso il grandioso paesaggio.In questo modo Uomo e Natura coincidono spiritualmente in un tutto armonico quasi come se l’immensita’esteriore divenisse lo specchio dell’interiorita’ umana e viceversa.DIALOGO TRA TE E ME e’ la consacrazione di queste premesse cerebrali poiche’ al di sotto di una costellazione celeste,giace supina una mezza luna su una spiaggia,quasi come se la coscienza fosse arenata ai margini dell’oceano dell’esistenza.Il vuoto cosmico della notte/morte apre le sue spire al desiderio del giorno/vita in un vortice animistico che da forma all’informe e significato simbolico alle cose che prendono vita.In ogni modo si tratta di archetipi che dialogano con il fruitore: giorn/notte,vita/morte,antico/moderno,interiore/esteriore.Archetipi,appunto,formule ideali di pensiero che ossessionano l’uomo nella propia esistenza spingendo la razionalita’ ad ipotizzare nuove possibilita’ irrazionali. Ecco,allora, la realta’ vanificarsi in onirici viaggi siderali ed il sogno prendere forma in costrutti metafisici.Finestre interiori si aprono cosi’ verso i mondi sottesi dell’anima.Dalle atmosfere rinascimentali de IL SENSO DEL POSSESSO a quelle classiche di VIAGGIO POSSIBILE sino a quelle eclettiche di IL FANCIULLO E LA SUA MUSA in un iter dinamico proteso verso la dimensione del viaggio,del divenire e del ritorno.Sprofondiamo nell’etica del ritorno degli eroi greci ed n questo senso ci ricolleghiamo al mito di ORFEO,il mistico creatore che attraverso’ l’ADE per amore ma che li’ lo perse per l’istinto.CREATINI/ORFEO attraversa i mondi per mezzo della sua arte con istinto e saggezza,ma a differenza di Orfeo non smarrisce se stesso.Guarda indietro perche’non rinnega affatto gli insegnamenti della tradizione pittorica ma vede avanti,ed oltre donando al mondo opere senza tempo che non smetteranno mai di essere finche’ nuovi sguardi le animeranno
DOTT. ANDREA DOMENICO TARICCO (Critico )