Indice Artisti e Poeti

    WALTER BORTOLOSSI "LA TORRE DI BABELE"

    WALTER BORTOLOSSI "LA TORRE DI BABELE"

    Mostra personale di Walter Bortolossi. “La torre di Babele”
    Magazzino 26, sala  Arturo Nathan-Porto Vecchio-Trieste
    In coorganizzazione con il : Comune di Trieste - Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo.

     

    Inaugurazione: sabato 2 marzo ore 17,30  con la presentazione di Franca Marri
    Periodo: dal 3 marzo al 14 aprile 2024
    Orari: giovedi e venerdi 16 -19 / sabato, domenica e festivi 10-19
    La mostra presenta varie fasi del percorso di Walter Bortolossi e pur concentrandosi sugli anni recenti, per il numero di pezzi esposti, una quarantina e di grandi dimensioni, si configura come una vera e propria antologica.
     Il titolo “La torre di Babele” si riferisce al tema di uno dei quadri inediti che verranno presentati: il mito riguardante il progetto di una torre che vorrebbe conquistare il cielo  e il conseguente fallimento della sua costruzione, causato dalla confusione del proliferare delle lingue. 
    Il mito biblico, trattato da Pieter Bruegel  il Vecchio , è qui però reinterpretato e ricombinato secondo un’accezione diversa: la torre non più vista solamente come emblema dell’ambizione smodata né come il simbolo di un fallimento , anche se in parte reca tracce visibili di distruzione , ma diventa il contenitore e il deposito di memoria delle diverse espressioni, geografiche e storiche, della cultura umana  rappresentando così un anelito all’ordine e alla sistematizzazione piuttosto che al disordine e alla disorganicità .
    In questa interpretazione la Torre di Babele diventa il Museo imperfetto sempre in divenire e la diversità delle lingue e la varietà delle culture non sono più causa di caos ma ne costituiscono la ricchezza. 
    Seguendo questo ragionamento i quadri in mostra affronteranno quindi secondo questo spirito alcuni punti focali della contemporaneità: la temporalità e la stratificazione storica che esiste al di sotto degli eventi immediati, la pluralità dei punti di vista, la necessità di una selezione e un filtraggio rispetto all’inflazione odierna di immagini e contenuti , la dialettica sempre problematica  e ineliminabile tra caos e ordine .