NASCERE SECONDO LO SPIRITO
NASCERE SECONDO LO SPIRITO
A Maria Zambrano
Sempre innamorati di quanto è sul punto di nascere
Ci affacciavamo al mare che gonfiava onde verde cloruro
Frangendole sui parapetti del Malecòn
Si può nascere da vecchi?
Sì, si può nascere sempre e sempre più
Quanto la parola si avvicina al silenzio
In questo reame del cambiamento
La voce autentica sgorga
In sorgente di luce a mezzanotte
La spada intatta rigeneratrice di vita
Si pone tra l’alba e l’aurora per decidere
Tra il buio e la luce
Sempre viva è la fiamma
Dei nostri colloqui
Aperti sulla vastità oceanica
In attesa di quanto sta
Per venire alla luce
Amica della solitudine sonora
Di musiche taciute
Risorgente tra le macerie
Della storia
Innalzo il mio canto dell’Aurora
Limpida lama che dividi
Sappiamo: non bisogna cercare il Paradiso
La parola perduta conduce a nuovi destini
Generati dallo spirito
Apriamo gli occhi
Per la prima volta
Sulla vasta distesa
Del mare
da “Quanto dista Finisterre?” Supernova 2022
DOCTOR ALCHEMICUS
DOCTOR ALCHEMICUS
Raimondo Lullo (1232-1316)
Lunghe e tortuose sono le vie che l’Amico
Percorre alla ricerca dell’Amato
Monti e valli
Isole strane e sconosciute
Foreste e deserti
Città e villaggi
L’Amico si scorda la sete e la fame
Spinto solo dal desiderio dell’incontro
Non esiste attimo in cui la sua mente
Non rifletta il volto desiderato
Nei prati belli sono i fiori
E di varia natura
Ma nessun fiore somiglia
Al volto dell’Amato
Lunghe e pericolose sono le vie
Per le quali l’Errante si avventura
Senza sosta nutrendosi d’Attesa
La sua sete è infinita
E non si placa fino a quando
Non diviene egli stesso la Via
E l’Amato che andava cercando
Da “Foreste e Forestieri” , Supernova 2019
CANTICA DEL SILENZIO
CANTICA DEL SILENZIO
(pubblicata nel libro di poesie “Quanto dista Finisterre?” Supernova 2020)
Entro nella cattedrale del tuo silenzio
Nella luce radente della sera
Percorro le navate deserte
Mi soffermo all’altare degli istanti
Mentre l’ombra si allunga
Bagnando di oscurità le pietre
Quale conoscenza ci deriva dai sogni?
Il sogno apre fessure su strane verità
Fare posto al vuoto
Dargli il benvenuto
Ritornare al non visto
Poiché la fine del conflitto
È fine del tormento
Entro nel tuo silenzio
Con la pace della sera
La perla meravigliosa
Che si forma dentro l'ostrica
E’ frutto di dolorosa effrazione
Ma è dallo strazio patito
Che nasce la sua luce inaccessibile
Sepolta viva fu Antigone
Nella profondità della cripta
In attesa di una legge diversa
Che fosse emanata dal cuore
Ci sono faglie segrete
In questa violenza dei giorni
Solo il tempo dell’attesa è ospitale
Indugiare su questa soglia
È un modo nuovo e difficile
Per abitare dentro le parole
L’anima non può cantare
Se lo spirito la guarda
La voce le muore in gola
Solo nel nulla e nel vuoto
Riusciamo a comprendere
Le autentiche forme dell’umano
Cammino dentro la cattedrale deserta
Del tuo silenzio
In cento candele mi sciolgo
Dentro il dono della tua assenza
Mi preparo a salpare per isole remote
Varcando l’oceano del non detto
L’anima non può cantare
Se lo spirito la guarda
Perciò mi allineo
Con le forze sconosciute
Del mio destino
E da questo sapere
Distillo la mia scienza.
FARO ALLA TEMPESTA
FARO ALLA TEMPESTA
a William Shaskespeare (Guglielmo Crollalanza? – Christopher Marlowe? - Giovanni Florio?)
23 aprile giorno presunto della sua nascita e morte
Ogni ombra fatua
Proiettata dalla tua
Inafferrabile identità
Cambia forma
E riflette il desiderio
Di chi insegue la tua leggenda
Ora che il gran sconquasso
Delle stagioni stravolte
Riflette il conflitto
Di forze invisibili
E primavera estate
Autunno e inverno
Si scambiano rabbiosamente
Le vesti inscenando
Tragedie e catastrofi
Trovo nella tua limpida
Penna
Refrigerio immortale
E nelle tue parole
Un’arena cosmica
In cui vibrano le stelle
Per aver celebrato
La bellezza imperitura
Del biondo e del bruno
Amore e Desiderio
Sei approdato fino alle coste
Inospitali di questo tempo
Sei faro alla tempesta
E maroso profondo
Salvezza dal naufragio
E sempiterna caduta
Tu ghirlanda di rose
Cerchio magico che cattura
Stoffa di sogni gualcita dai venti
Ancor oggi grazie a te
Possiamo interrogarci sul mistero
Di questa nostra strana Avventura indecifrabile