LUDOVICO DE LUIGI
Le realtà interiori
Nel tormentato cammino del mondo dell’arte, il pittore incontra spesso dubbi e interrogativi ai quali il piu’ delle volte si trova esposto da solo a fronteggiare.
In questo sentiero molti artisti si sono persi e pochi altri, come Diego Valentinuzzi, hanno trovato una traccia sicura da seguire.
E’ il colore che guida il lavoro di questo pittore che ricerca senza sosta e senza ripetizione, spesso creando composizioni naturalistiche e irreali, altre volte liberandosi totalmente,gioca con i pigmenti disintegrando l’immagine.
Nelle sue pitture si nota una serenita’ rinascimentale ispirata in queste tele, un’amore ed una realta’,che e’ piu’ interiore che esteriore.
Un segno sicuro di un’ artista che non teme rivelar se stesso e tranquillamente si espone al vostro giudizio, solo prima di formarlo guardate bene in voi stessi.
LUIGI DEL SAL
Un’ estetica anti-frontiera.
Per la sua sobrieta’, per l’intelligenza metodologica,ma soprattutto un discorso serrato, lindo e capacita’ di sintesi che va oltre i confini, l’artista monfalconese va segnalato anche perche’ i criteri strettamente nozionistici di tanta trattazioni del genere in Valentinuzzi sono superati da un intelligente discorso dialettico, il quale tiene ovviamente conto anche dei tempi storici.
Si vedano dunque queste figure femminili dove il rapporto estetico sembra assoggettarsi a una condizione umana che lo converge quasi ai limiti di una “ illustrazione” ma che riacquista subito la possibilita’ emozionale di una liberta’ segnica e cromatica quando scatta la tensione
Autenticamente espressiva. Se di surrealismo si puo’ parlare in Valentinuzzi tende a sottrarsi ad ogni impulso di immaginazione psico-fisiologica per immergersi in una sempre maggiore nitidezza mentale o semmai come esito di pura sublimazione, certo e’ che in queste opere il rigore stilistico, l’abilita’ tecnica sono indiscutibili e in cio’ si puo’ scorgere la sua nostalgia per la grandezza dei maestri del passato che gli sono congeniali. In Valentinuzzi diventa soprattutto una chiave di indagine che gli consente di unire contemporaneamente fantasia intellettiva e strumento specifico di conoscenza umana che lo libera dai limiti naturalistici.
Ecco perche’ per l’ artista monfalconese posto controcorrente nei suoi confini, dipingere significa inseguire o rappresentare con un linguaggio pittorico personale ma senza artifizi,fantastico ma anche ironico,un modo di intendere il mondo e le vicende umane.
XANTE BATTAGLIA
Visioni simboliche
Il neo post figurativo di Diego Valentinuzzi, ci porta ad un mondo tenue,sognato, con accostamenti coloristici da maturo maestro. Ogni tonalità è controllata esaltando le figurazioni con forme-simbolo per decretarne la fine del post modernismo decorativista.
La sua è una visione precisa e coerente (formale coloristica), moderna,
che fa sperare in un mondo di pace e serenità, così i suoi lavori, si collocano oggi tra le esperienze positive e volontaristiche sotto una voce consumistica.
La pittura verista nelle sue opere è sottile, elegante e penetrante. La poetica è romantica e come citato prima post consumistica e surreale. Nel panorama artistico italiano Valentinuzzi è tra le voci più autentiche ed oneste. Il suo è un classico contemporaneo, contro le decorazioni, i furti pittorici, le mode.
Dunque una visione precisa e coerente .Così i suoi dipinti figurano oggi tra le speranze positive nella pittura che fa tendenza, che avremo modo sicuramente di apprezzare anche negli anni ad avvenire.
SIMON BENETTON
“Il canto confidenziale dell’anima”
L’artista Diego Valentinuzzi da parecchi anni da vita alla sua personale intuizione, manifestando una proiezione pittorica di alto livello.
Le sue oniriche immagini guidate dal pensiero campeggiano nello spazio come volo di libertà interiore, un’estasi velata di intimità veste le sue tele creando un’ atmosfera di vibrazioni della luce, dei colori e dei soggetti catturati dal canto confidenziale dell’anima, incanti cromatici dei viaggi del pensiero sospesi nella magica atmosfera dell’energia poetica.
Questa la dialettica interpretativa dell’artista giuliano capace di emozionare l’osservatore in ogni sua forma e di condurci nei suoi racconti proiettati in una dimensione di rara palpabilità e di intense suggestioni.
Simon Benetton 2014